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    resurrezione

    Explore "resurrezione" with insightful episodes like "Chiama il medico e si scopre morto (per il Fisco)", "Così la nostra esistenza diventa casa", "Far risorgere l'esistenza di tutti è il sogno di Dio", "Venticinquesima storia. Pasqua di Risurrezione, di Ada Negri" and "«Vieni fuori!»: il grido di Gesù rivolto a ciascuno di noi" from podcasts like ""ANSA Daily", "Camminare insieme", "Camminare insieme", "Aspettando Pasqua. Il prodigioso duello" and "Camminare insieme"" and more!

    Episodes (32)

    Venticinquesima storia. Pasqua di Risurrezione, di Ada Negri

    Venticinquesima storia. Pasqua di Risurrezione, di Ada Negri
    Da MammaOca. Questa poesia è bellezza pura, gioia che riempie il cuore, la riesci anche a respirare. Cosa ti canta questa canzone di primavera? Semplice, ti sta cantando che Cristo è risorto, che l’impossibile è accaduto, esiste e quindi può sempre succedere, e ha a che fare con questo nostro mondo. La vita può rinascere, può ricominciare, la vita è bellezza.

    Perché i discepoli non riconoscono il Risorto? (Gv 21, 1-19)

    Perché i discepoli non riconoscono il Risorto? (Gv 21, 1-19)
    Non sempre i discepoli, nonostante tanto tempo passato col Maestro, riconoscono Gesù dopo la sua Resurrezione. E da sempre gli interpreti dei Vangeli si domandano il perché. Le spiegazioni, più o meno convincenti, date nel corso del tempo, sono state tante. Ma il motivo più profondo va cercato nel fatto che in Gesù risorto non si manifesta solo un uomo tornato in vita...

    Il riconoscimento, poi, ci ricorda Giovanni, non è un semplice atto della mente che ha come contenuto l'incontro con qualcuno già visto in precedenza, ma un movimento dell'anima che comporta un coinvolgimento di sé, fino a trovare il coraggio di guardarsi dentro. È come dire: se riconosci il Risorto, riconosci e accetti anche un nuovo senso per la tua esistenza. E forse anche per questo non è né facile né scontato.

    Un grazie speciale agli abbonati al canale sia "Alunni" che "Studiosi".
    E in modo particolare a:
    Annunziata Pensavecchia (Mecenate)
    Piero Busi (Mecenate)
    Antonio Bolognesi (Sostenitore)

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    Domenica 24 aprile - Ricevete lo Spirito Santo

    Domenica 24 aprile - Ricevete lo Spirito Santo
    Dal Vangelo secondo Giovanni

    La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
    Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
    Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
    Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
    Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.

    Parola del Signore

    Commento di don Tommaso, sacerdote della Diocesi di Padova
    Podcast che fa parte dell'aggregatore Bar Abba: www.bar-abba

    Domenica 17 aprile - BUONA PASQUA!

    Domenica 17 aprile - BUONA PASQUA!
    Dal Vangelo secondo Giovanni

    Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
    Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
    Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
    Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
    Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

    Parola del Signore

    Commento di don Marco, sacerdote della Diocesi di Mondovì
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    Sabato Santo, 16 Aprile - Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?

    Sabato Santo, 16 Aprile - Perchè cercate tra i morti colui che è vivo?
    Dal Vangelo secondo Luca

    Il primo giorno della settimana, al mattino presto [le donne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù.
    Mentre si domandavano che senso avesse tutto questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne, impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva: "Bisogna che il Figlio dell'uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno"».
    Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri. Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli.
    Quelle parole parvero a loro come un vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro, pieno di stupore per l'accaduto.

    Commento di Don Fabrizio (Bab), sacerdote della Diocesi di Cuneo
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    Simbolismo spirituale della Pasqua e del Natale (Steiner)

    Simbolismo spirituale della Pasqua e del Natale (Steiner)
    Perchè la Pasqua cambia ogni anno mentre il Natale è una festa fissa?
    Avevo già fatto un video sul simbolismo del Natale dal punto di vista spirituale e mistico a livello universale, in questo video vi leggo alcuni passi di Steiner che spiega cosa simboleggiano Natale e Pasqua a livello generale e come siano feste importanti da celebrare internamente, come guide per il nostro risveglio spirituale.
    Buon ascolto e buona Pasqua
    Diego

    https://youtu.be/EK3n7yyJH-A

    Che cosa significa "credo la risurrezione della carne"?

    Che cosa significa "credo la risurrezione della carne"?
    "Credo la risurrezione della carne" è l'articolo finale del credo, ma è anche uno dei più importanti e difficili. È bene, in vista della Pasqua, rifletterci insieme.

    Questo video è la sintesi di una delle dirette riservate agli abbonati.
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    Mercoledì 6 Ottobre 2021 - Il perdono come parte migliore!

    Mercoledì 6 Ottobre 2021 - Il perdono come parte migliore!
    Dal Vangelo secondo Luca

    Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
    Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
    Padre,
    sia santificato il tuo nome,
    venga il tuo regno;
    dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
    e perdona a noi i nostri peccati,
    anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
    e non abbandonarci alla tentazione».

    Commento di don Marco Giordy, sacerdote della Diocesi di Mondovì

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    La chiave del cuore di Dio: l'emorroissa e la bambina (Mc 5, 21-43)

    La chiave del cuore di Dio: l'emorroissa e la bambina (Mc 5, 21-43)
    Qual è la chiave che apre il cuore di Dio? Sembra una domanda superflua, perché il cuore di Dio non può essere "chiuso". Eppure il Vangelo di Marco, come tutta la Rivelazione cristiana, ci dice che tra noi e Dio, così come tra noi e gli altri, esiste una "barriera" che ci impedisce di comunicare e di attingere alla fonte della vita. L'interruzione di questo canale ci vieta di attingere a ciò di cui abbiamo profondamente bisogno, a ciò che può guarirci interamente, a ciò che può sanarci da ogni male. Marco ribadisce in questa pagina che tutto il bene che può trasformarci e salvarci passa solo attraverso l'umanità di Gesù. È lui l'unica possibilità, la chiave da "afferrare".